Curiosando
su internet ci siamo imbattuti in un’antica leggenda riguardante il rosmarino,
per questo abbiamo deciso di proporla anche a voi! Buona lettura!
" La storia ha inizio quando Venere,
per vendicarsi di Apollo che l’aveva scoperta con Marte, lo fece innamorare
pazzamente di una mortale, una principessa araba, Leucotoe, figlia del re di
Persia Orcàme e di Eurinome. Apollo non ebbe più pace, bruciava di passione, ma
la fanciulla non era mai sola, dovette quindi ricorrere ad uno stratagemma: si
trasformò nella madre della fanciulla e riuscì così ad entrare nella stanza
dove in compagnia delle ancelle Leucotoe stava tessendo. Con una scusa le fece
uscire tutte e non appena rimase solo con lei diede sfogo alla sua passione. Ma
Clizia, una ninfa innamorata di Apollo, per vendicarsi di essere stata respinta
in seguito a quel nuovo amore, rivelò il segreto al padre della giovane, che
non era affatto disposto a tollerare la cosa, e la condannò a morte, una morte
atroce, per punirla della sua debolezza, e la fece seppellire viva. Apollo non
aveva possibilità di riportarla in vita e fece l’unica cosa in suo potere…deviare
i raggi del sole facendoli penetrare nella tomba perché Leucotoe potesse avere
un po’ di luce. Sotto il calore del sole, le spoglie della infelice fanciulla
si trasformarono lentamente in una pianta dal profumo intenso, dalle foglioline
sottili e dai fiori viola azzurri." dalle METAMORFOSI di Ovidio
Nacque
da questa leggenda la coltivazione del rosmarino tra i greci ed i romani che
gli affidarono il simbolo dell’immortalità. I suoi rami venivano messi nelle
mani dei defunti e poi bruciati in sostituzione dell’incenso, soprattutto fra i
poveri che non avevano la possibilità di acquistare altre lozioni.